Di fronte ai sempre più evidenti segnali di crisi dello Stato e, in particolare, dello Stato apparato, dello Stato burocratico, dello Stato produttore di regole; all’infrangersi del rapporto tra economia di mercato e Stato sociale; alle manifeste contraddizioni della democrazia contemporanea; di fronte a tutto ciò è necessario recuperare – soprattutto evitando il processo e, ove ciò non sia possibile, nel processo – la centralità della persona e delle differenti espressioni della soggettività, che vanno dalle formazioni sociali intermedie alle aggregazioni di impresa, per finire con l’amministrazione concepita come servizio e non già come potere autoreferenziale.